
Cimitero Angeli di Caltanissetta
Il Cimitero di Caltanissetta è un monumento a cielo aperto, quasi un museo in cui il visitatore viene quasi catturato dal pittoresco e dal sublime presenti; è chiamato Angeli per la quantità di angioletti disseminati dappertutto ed è ricco di opere artistiche e architettoniche che meritano grande attenzione.
Realizzato nella seconda metà dell’Ottocento, il cimitero Angeli si inserisce nella grande trasformazione urbanistica della città.
Era definito monumentale, oggi ha perso questo titolo.
Sottile è la linea tra visibile e invisibile, finito e infinito, omogeneità e disomogeneità di stili, forte è lo stupore.
Il senso del mistero, della morte e del finito serpeggia tra le monumentali cappelle gentilizie, che esprimono un forte valore simbolico ed emotivo.
un ritorno alla religiosità e alla spiritualità, con una conseguente tensione verso l’infinito.
Il cimitero conserva le opere degli architetti Pasquale Saetta e Alfonso Barbera; degli scultori Francesco Biangardi (angioletti) e Michele Tripisciano (gruppo in marmo per la cappella gentilizia del Conte Testasecca; busti dei baroni Morillo e Lanzirotti) e le tombe di Vincenzo e Francesco Biangardi, scultori napoletani e autori delle celebri Vare di Caltanissetta, conservate presso la Sala Espositiva Gruppi Sacri Le Vare, sita in via Colajanni.

