Cimitero Angeli di Caltanissetta
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Cimitero Angeli di Caltanissetta

Il Cimitero di Caltanissetta è un monumento a cielo aperto, quasi un museo in cui il visitatore viene quasi catturato dal pittoresco e dal sublime presenti; è chiamato Angeli per la quantità di angioletti disseminati dappertutto ed è ricco di opere artistiche e architettoniche che meritano grande attenzione.

Realizzato nella seconda metà dell’Ottocento, il cimitero Angeli si inserisce nella grande trasformazione urbanistica della città.

Era definito monumentale, oggi ha perso questo titolo.

Sorge nel quartiere più antico della città, alle pendici del Castello di Pietrarossa e dietro alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Vi si accede da un ingresso monumentale  realizzato dall’ingegnere Alfonso Barbera. Si tratta di un portico a tre arcate su pilastri, con lesene di ordine dorico romano e volte a crociera.
Oltrepassato l’ingresso, il visitatore è immerso in una vera e propria galleria di monumenti e bellezze artistiche.
Tombe, cappelle, decorazioni egizie, pinnacoli gotici, fregi rinascimentali, ornati spettacolari, strutture più o meno solenni, contenitori ridondanti, segni retorici che celebrano l’esistenza ormai trascorsa, lasceranno lo spettatore a bocca aperta.
Antico, moderno e contemporaneo si mescolano accompagnando il visitatore tra le bellezze dei viali in un silenzio attonito, quasi sublime.

Sottile è la linea tra visibile e invisibile, finito e infinito, omogeneità e disomogeneità di stili, forte è lo stupore.

Il senso del mistero, della morte e del finito serpeggia tra le monumentali cappelle gentilizie, che esprimono un forte valore simbolico ed emotivo.

un ritorno alla religiosità e alla spiritualità, con una conseguente tensione verso l’infinito.

Il cimitero conserva le opere degli architetti Pasquale Saetta e Alfonso Barbera; degli scultori Francesco Biangardi (angioletti) e Michele Tripisciano (gruppo in marmo per la cappella gentilizia del Conte Testasecca; busti dei baroni Morillo e Lanzirotti) e le tombe di Vincenzo e Francesco Biangardi, scultori napoletani e autori delle celebri Vare di Caltanissetta, conservate presso la Sala Espositiva Gruppi Sacri Le Vare, sita in via Colajanni.

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