
Caltanissetta da scoprire
Caltanissetta è uno dei nove capoluoghi di provincia siciliani.
Posta quasi al centro dell’isola, la sua posizione è veramente strategica perché dà ai turisti la possibilità di alloggiarvi a prezzi contenuti e poter visitare agevolmente le altre città siciliane. Ma Caltanissetta ha in serbo molte attrazioni artistiche e culturali.
Dunque, perché visitare Caltanissetta?
Visitare Caltanissetta significa poter passeggiare tranquillamente per le vie cittadine e imbattersi in un caratteristico mercato storico chiamato Strata a ‘foglia, dove, ancora oggi, i commercianti vanniano, ovvero gridano, per vendere la propria merce, un po’ come succede nei mercati storici di Palermo e Catania.
Camminando ancora in direzione opposta è possibile visitare il cosiddetto quartiere arabo, il più antico quartiere della città, con il suo castello detto di Pietrarossa, dove leggenda e storia si mescolano, si fondono.
Camminando per le vie cittadine nissene è possibile vedere tanti bei palazzi storici, con le loro splendide architetture.
Ci sono musei: civico, d’arte sacra, archeologico, mineralogico..; un cimitero ricco di arte, architettura, scultura; chiese antiche, moderne e contemporanee ricche di affreschi, marmi mischi, sculture; la biblioteca comunale e quella diocesana.
Caltanissetta è la città con il Monumento al Redentore.
È la città dell’Antenna Rai.
Caltanissetta è la città del Presepe vivente al quartiere arabo e delle rappresentazioni sacre della Settimana Santa: la Scinnenza, la Real Maestranza, le Varicedde, le Vare, il Cristo Nero.
Caltanissetta è la città delle Vare e della loro Sala Espositiva, nella quale è possibile visitarle tutto l’anno!
E’ la città del torrone, del rollò, dell’Amaro Averna.
E’ stata la città dello zolfo e il granaio di Sicilia, il salotto letterario di Sciascia e Vittorini.
Caltanissetta è la città che ha dato i natali al pittore barocco Vincenzo Roggeri e allo scultore Michele Tripisciano.
A Caltanissetta vi operarono anche artisti del calibro di Filippo Paladini – pittore toscano vissuto tra la secondo del ‘500 e i primi anni del ‘600, le cui opere sono oggi conservate nella Cattedrale Santa Maria La Nova e nella chiesa di San Domenico – Guglielmo Borremans, pittore fiammingo vissuto tra seconda metà del ‘600 e la prima del ‘700, i cui affreschi si trovano nella Cattedrale, ma vi sono anche quadri presso la chiesa del Collegio di S. Agata e al museo diocesano.
Caltanissetta è la città di pittori, scultori, fotografi contemporanei.
È la città dove ancora sopravvivono gli antichi mestieri.
È la città dimenticata, disprezzata, spesso odiata dai nisseni, ma in grado di colpire e
affascinare il cuore e lo sguardo dei visitatori più curiosi.
Caltanissetta è la città di tutti, di nessuno, di chi l’apprezza, di chi la ignora.
È la città dell’incanto e del disincanto.
È la città che vuole cambiare.
Caltanissetta, in fondo, è una piccola città, ma piena di arte, cultura, “cose” da vedere!
